mercoledì 24 marzo 2010

Merda purificatrice

Umide le strade qui fuori, stupida musica da una qualche finestra a pochi metri. Buio in camera. Pianoforte dolce e teso in sottofondo, presto il sonno vincerà. Sta già vincendo, ha già vinto. Sotto e sopra il cielo ci crediamo autonomi. Bugia. A quante persone devo soldi, scuse, strette di mano? A moltissime persone. Sono un uomo sporco, il che mi rende un mezzo uomo. E i mezzi uomini sono capaci di farsi passare per grandi uomini. Fortunatamente, a me il trucco proprio non riesce. Fortunatamente, il nazismo latente nell'anima non riuscirà mai a sbocciare. Ho urlato, ululato, picchiato poco (e male), preso botte fortissime, mi sono nascosto come il peggiore dei meschini agli occhi delle persone che mi amano e dei creditori. Eccomi qui. Torte in faccia. Merda purificatrice. Ringrazio il destino, questo assurdo ed impercettibile meccanismo che salta fuori all'improvviso e rende tutto così inutilmente gigantesco, minuscolo e crudele, per avermi fatto nascere perdente. Restituisco quel che ho preso, moneta sonante per voi e schiaffi morali per me. Poi si vedrà.