lunedì 1 marzo 2010

Un essere sostituibile.

Londra è una vera follia. Come le sue sorelle, legittime ed illegittime. Penso alla Lituania, così diversa dal resto dell'Occidente (anche quello a Oriente) ancora per qualche luna. Le vere tradizioni, i veri particolarismi, gli odori e i sapori sono già stati impacchettati e messi in fila sugli scaffali dei centri commerciali, contro cui lottano sciocche fazioni artistico-libertarie, troppo spesso immorali tanto quanto i mostri che dicono di combattere (?). Prossimo passo: lavare via l'anima. Renderla commerciabile per una parte di mondo e sterile per un'altra (la terza ed ultima parte, l'umanità lasciata sola sul serio, non viene mai considerata). Lavorano senza sosta al loro sogno infame. Qualcuno, anzi, più di qualcuno, si è già regalato. Amore e libertà sono parole senza sostanza, fanno ormai parte del vocabolario degli stolti, di chi si riempie la bocca di schifezze d'ogni genere. Faccio molta fatica a guardarmi allo specchio. Brutto lo sono sempre stato. Ora è svanita anche quella piccola luce che mi portavo dentro. Sarà stata un'illusione. Una delle tante. Perché sono io ad essere uno dei tanti. Un essere sostituibile.