Al tavolo nudo non si può barare. Non esistono scuse, non sono ammessi giri di parole. Al tavolo nudo si è nudi e guai a chi tenta di vestirsi. Al tavolo nudo sono seduto io e sei seduto tu, noi due, assassino e vittima senza intermediari. Prova a mercanteggiare e sei fottuto. Cerca una via di fuga e sei fregato. Al tavolo nudo non puoi pretendere l'affitto. Non sei nessuno, non c'è laurea o posizione sociale più elevata che tenga. Al tavolo nudo Superman può essere preso a schiaffoni e gli uomini migliori non hanno neanche una pistola per farti fuori. Chi conosce i segreti del mondo non ha alcun diritto di vincere, chi ha sempre vissuto da topo di fogna non è detto che riesca a farsi bello per la serata. Al tavolo nudo non ha ragione nessuno dei duellanti e chi ha le carte buone da giocare potrebbe steccare lo stesso e ritrovarsi a chiedere qualche moneta ai passanti. Crollano le certezze, si frantumano in mille pezzi le leggi dei più forti e Dio solo sa chi prenderà il potere alla fine del gioco. Il tavolo nudo. Vermi di periferia e angeli del firmamento, puttane e commedianti, banchieri e ladruncoli senza speranza. Io e la mia infezione oscura, io e i miei ricordi impietosi. Io contro me stesso. Contro di te. Noi due come due nemici ad armi pari, quindi senza armi. Nudi al tavolo nudo.
(continua)