lunedì 20 dicembre 2010

Altri modi di vestire

Chi non intende ammirare gli storpi mentre volteggiano e piroettano come possono nei postriboli legalizzati dell'onorata società può farsi da parte. La lezione di tolleranza impartita a noi pagliacci della dignità e della morale dai più belli della Terra non è storicamente spaventosa, ma di certo è clamorosa per la cassa di risonanza ottenuta, mai cosi enorme. Squarciare la spessa coltre di fumo che separava i reietti dai reboanti locali alla moda nei secoli e nei millenni è qualcosa che ha del miracoloso. Non c'è alcun dubbio. Neppure il Nazismo arrivò così lontano. Qui siamo oltre il Nazismo. È bastato tirare un poco l'Arte per la giacchetta quel tanto che bastava per farla sprofondare nei nostri inferi ed adattarla ad essi, quindi a noi stessi. E tutti pronti a gioire e a passeggiare per Brick Lane. Io continuo a credere che la vera strage del terzo millennio riguarda solo e soltanto la Libertà. I corpi straziati sull'asfalto o le succulente carni da scopare, orgoglio tra gli orgogli della Produzione, sono una umana conseguenza del concetto di abuso su larga scala. I soldati del Male uccidono, stuprano e distruggono, ma indossano una divisa riconoscibile. Gli assassini a lungo termine invece vestono in modi completamente diversi.